Questi spunti di riflessione sono stati redatti per un incontro di cate-chisti. L’incontro, che doveva essere anche un ritiro, era impostato sullo “schema” della lectio divina.
Parlando a dei catechisti si supponeva che – in generale – conoscano bene l’oggetto della catechesi, il contenuto che devono trasmettere e esplicitare.
Tuttavia, la realtà della fede cristiana, pur essendo una realtà trasmessa dai santi Padri, una realtà che
Fatta questa premessa di come lo Spirito nutre i figli della Sposa, che sono il suo Corpo, vediamo ora come noi dobbiamo “succhiare” a una di queste mammelle della consolazione: la Parola – beninteso che qui la Pa-rola, essendo una mammella della Sposa – va intesa la Chiesa corpo del Signore:
Rm 15, 4-6, “Ora, tutto ciò che è stato scritto prima di noi, è stato scritto per nostra istruzione, perché in virtù della perseveranza e della consolazione che ci vengono dalle Scritture teniamo viva la nostra speranza. E il Dio della perseveranza e della consolazione vi conceda di avere gli uni verso gli altri gli stessi sentimenti ad esempio di Cristo Gesù, perché con un solo animo e una voce sola rendiate gloria a Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo”.
Ricordiamoci bene che è la Sposa, la Chiesa, che ci porge la mam-mella della Parola e solo lei fa uscire da essa il latte dello Spirito7
S. Agostino direbbe: “Non crederei al Vangelo se non le lo desse la Chiesa”.8
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