E’ innegabile che l’uomo moderno è afflitto, non è contento, non ha serenità, nonostante tutto il benessere, le sue conquiste tecnologiche, sociali, l’emancipazione dai cosiddetti “tabù” religiosi e morali.
L’afflizione moderna non è nemmeno quantificabile. Non quindi soggetta ad analisi. Esiste, ma non si fa presente in quanto la sua essenza non è di farsi presente alla coscienza dell’afflitto, ma di svuotare la sua anima. Il vuoto non è analizzabile.
La parola della Croce infatti è stoltezza per quelli che vanno in perdizione,
ma per quelli che si salvano, per noi, è potenza di Dio…
Cristo crocifisso è scandalo per i Giudei stoltezza per i Pagani…
stoltezza di Dio più sapiente degli uomini, debolezza di Dio,
più forte degli uomini.
(1 Cor 1,18.23-25).
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