L’identità del presbitero non la si deve cercare nell’attività ricca di “esperienze”. Le “esperienze” passano e il presbitero non è un essere che può indossare tante maschere quante sono le “esperienze” e le situazioni nelle quali si lascia coinvolgere. Il sacerdote non si deve illudere di costruire e scoprire la sua identità solo e prevalentemente sui libri, negli incontri di aggiornamento, ecc. Questi, caso mai, sono un aiuto necessario, dei sussidi indispensabili, un vademecum che ci possono indicare la strada. Ci possono dare tanti utili consigli, specie se sono libri “vecchi”, quelli dei Padri.
L’identità del Presbitero essendo molto personale, unica, esclusivamente sua è molto vicina:
Rm 10,6-10, “… Non dire nel tuo cuore: Chi salirà al cielo? Questo significa farne discendere Cristo; oppure: Chi discenderà nell’abisso? Questo significa far risalire Cristo dai morti. Che dice dunque? Vicino a te è la parola, sulla tua bocca e nel tuo cuore: cioè la parola della fede che noi predichiamo. Poiché se confesserai con la tua bocca che Gesù è il Signore, e crederai con il tuo cuore che Dio lo ha risuscitato dai morti, sarai salvo. Con il cuore infatti si crede per ottenere la giustizia e con la bocca si fa la professione di fede per avere la salvezza (Cfr. Deut 30,11-14).
Basterebbe citare S. Gregorio Magno, La Regola Pastorale, Le Omelie su Ezechiele, oppure s. Agostino in diversi suoi sermoni, oppure S. Bernardo, Ai chierici, o il “De considerazione”, ecc.
Questa parola è sicura e degna di essere da tutti accolta:
Cristo Gesù è venuto nel mondo per salvare i peccatori
e di questi il primo sono io.
Ma appunto per questo ho ottenuto misericordia,
perché Gesù Cristo ha voluto dimostrare in me,
per primo, tutta la sua magnanimità, a esempio di quanti avrebbero creduto in lui
per avere la vita eterna.
(Tm 1,15-16)
Io vi predico Cristo con l’intento di entrare in voi, cioè nel vostro cuore.
E’ Cristo la porta per cui io entro in voi, nei vostri cuori: entro per Cristo,
e volentieri voi ascoltate Cristo in me. Voi riconoscete il prezzo della vostra redenzione,
che non ho dato io, ma che per mezzo mio vi viene annunziato.
Recensioni
Ancora non ci sono recensioni.