DIO: “l’avversario”

La nostra struttura psicologica e la nostra cultura ci danno una immagine di Dio e di noi stessi non solo incompleta, ma falsa: Dio è un “avversario” e l’uomo “c’est une passionne inutile”…

L’origine di una tale falsificazione di giudizio è radicata nel peccato originale. Il peccato originale è causato dalla suggestione del serpente, il quale stravolge la realtà, insinuando nell’uomo il desiderio di non essere limitato dalla dinamica della crescita a lui connaturale…

 


 

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Le recriminazioni contro Dio sorgono con facilità; poiché, anche se la ferita è “difesa”, rimane sempre viva. Tali recriminazioni possono giungere insensibilmente alla negazione di essere “ferito” e, quindi, alla negazione dell’Amore: Dio Padre, il Signore Gesù, il Santo Spirito Guaritore.

Il più delle volte, perché meno responsabile e meno impegnativo, la negazione è mascherata dall’indifferenza, suffragata dalla “cultura” moderna, dalla mentalità pressappochista e consumistica, non tanto dei beni materiali, bensì delle idee, delle sensazioni del momento.

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